Oggi vediamo come si muove il mercato bancario, per fare chiarezza e scegliere il mutuo giusto per la tua casa senza imprevisti.
2017: fisso o variabile?
Il 2017 sarà l’anno del tasso fisso o del tasso variabile? Facciamo chiarezza.
Sul mercato bancario il tasso variabile è all’1,5%. Non è il tasso di interesse che arriva poi a chi chiede il mutuo, ma è il costo di partenza per le banche che vogliono offrire denaro con interesse.
Il tasso di interesse per i mutui a tasso fisso, invece, si aggira intorno al 2,5%. Quindi, a una prima occhiata, converrebbe scegliere il tasso variabile, che è più conveniente.
Altri fattori, però, incidono sulla scelta del mutuo. Prima di tutto, il tasso variabile non è fisso e cambia in modo repentino, in base alle indicazioni della BCE e dei mercati internazionali. Il mercato bancario non è il Forex, ma sicuramente il tasso variabile sarà più caro nei prossimi anni.
Il tasso fisso, invece, resta identico. Quindi, potrai pagare di più i primi cinque anni, per poi pagare molto meno negli anni successivi e soprattutto senza cambiare l’importo della rata, che è un fattore determinante nel bilancio famigliare.
Come scegliere?
In realtà, ognuno sceglie il mutuo migliore in base a entrate ed esigenze. Si possono scegliere uno dei due mutui in maniera differente, ma si deve tenere conto degli svantaggi di entrambe le scelte.
Il mutuo a tasso fisso farà comunque pagare di più per i primi 5 anni di mutuo. Il mutuo a tasso variabile potrebbe lasciare brutte sorprese tra cinque anni. Come fare? Si può scegliere un mutuo a tasso misto, dove la banca non potrà chiedere più di tanto, oppure surrogare il mutuo dopo cinque anni, per trovarne uno più conveniente alle offerte successive.
Se non si vuole mettere mano ai documenti dopo pochi anni, allora conviene il tasso fisso.