Rinegoziare mutuo a tasso variabile: una guida al risparmio

Se vuoi rinegoziare il tuo mutuo a tasso variabile, ecco come fare per risparmiare e pagare rate del mutuo più leggere dopo l’operazione bancaria.

Come rinegoziare

Per aprire la rinegoziazione del mutuo, dovrai rivolgerti alla banca alla quale hai richiesto il mutuo e non dovrai guardare a quelle che sono le offerte di altri istituti di credito. L’idea sarebbe quella di rivedere alcuni punti del contratto, come il tasso di interesse applicato, senza far intervenire altri soggetti nel mutuo.

Ricorda che potrai richiedere la rinegoziazione per:

• Cambiare il tipo di tasso di interesse applicato al mutuo;
• Allungare il piano di ammortamento, per ottenere di fatto una rata più leggera.

Per rinegoziare, devi aver sempre pagato con puntualità le rate del mutuo. L’operazione non richiede costi aggiuntivi, come stabilisce la Legge Tremonti in merito. Per richiedere la rinegoziazione, ti basta inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno una richiesta formale, alla quale la banca è tenuta a rispondere. Una volta fatti di nuovo tutti i calcoli relativi al mutuo, un incaricato della banca ti ricontatterà per siglare il secondo accordo, da aggiungere al contratto del mutuo senza l’intervento del notaio.

Guida al risparmio

Se vuoi davvero risparmiare con la rinegoziazione del tuo mutuo, fai attenzione alla proposta della filiale di competenza. Ricorda che la rata costante con mutuo variabile non corrisponde al mutuo a tasso fisso. Nel primo caso, pagherai sempre la stessa cifra nella rata del mutuo, ma quello che manca dovrai pagarlo alla rata successiva (con un piano di ammortamento superiore, senza alcun risparmio), mentre nel secondo caso potresti risparmiare se, in quel periodo, il tasso fisso risulta pari o meno caro rispetto al variabile.

Ricorda che il risparmio dipende dal piano di ammortamento: se questo aumenta di 10-15 anni, allora la rinegoziazione non risulta più conveniente, perché pagherai di più in termini di interesse.