I prestiti bancari per giovani che vogliano aprire un’attività commerciale funzionano in modo un po’ diverso rispetto agli altri finanziamenti. Ecco perché e come funzionano.
La garanzia pubblica
I prestiti bancari per giovani che vogliano fare impresa sono di due tipi:
- Vincolati da bandi pubblici;
- Finalizzati all’apertura tramite altre garanzie.
Nel primo caso, i giovani si rivolgono alla banca che è convenzionata con l’ente pubblico che ha istituito un bando per la creazione di nuove attività. I giovani hanno vinto il bando con il proprio progetto e l’ente che lo ha organizzato si pone da garante, oppure paga parte degli interessi. Il prestito bancario avrà un piano di ammortamento più leggero e il tasso fisso. Funzionano in questo modo sia le iniziative regionali, sia quelle di Invitalia (per le attività in franchising).
Nel secondo caso, non ci sono aiuti. La banca provvederà a concedere il prestito solo se ci sono garanzie che consentano di capire se il giovane può pagare le rate: una casa di proprietà e un reddito da busta paga sono le garanzie più richieste. Se chi apre l’attività non ha queste garanzie, l’istituto di credito chiederà l’intervento di un garante.
Come funzionano le rate
Il piano di ammortamento dei prestiti per giovani e attività commerciali di solito non prevede rate mensili, ma rate che si pagano ogni tre mesi, oppure ogni sei mesi. Si inizia a pagare dopo il primo versamento ricevuto dalla banca, oppure come l’impresa inizia la propria attività.
In molti casi, se gli importi sono abbastanza importanti, l’istituto di credito può decidere di accreditare l’importo del prestito in più parti, da prelevare con un bonifico, oppure direttamente dal proprio conto corrente. Le rate si pagano sempre via bonifico, oppure con prelievi regolari della banca dal conto corrente.
Oltre al prestito, l’azienda può richiedere di entrare “in rosso” entro un certo importo, per organizzare al meglio le entrate e le uscite.