Mutuo sulla donazione: come funziona e quando è possibile

Il mutuo su un immobile donato può essere difficile. Ecco come funziona e quando è possibile richiederlo.

Come funziona

Il mutuo sulla donazione funziona come un finanziamento analogo, ma è necessario che la banca verifichi alcune condizioni, soprattutto se chi ha donato l’immobile è defunto. Il mutuo sulla donazione è un finanziamento che ha per oggetto un immobile che è stato precedentemente donato al venditore. Ne consegue che, prima di passare al finanziamento dell’immobile, oltre a vedere se questo ha un valore tale da giustificare l’importo richiesto con la formula del mutuo, l’incaricato dell’istituto di credito dovrà verificare che non siano stati lesi terzi durante la donazione.

In caso di donazione di un bene di tale portata, infatti, i parenti possono richiedere di impugnare le ultime volontà del de cuius e la legge va a tutela di questi parenti, nonostante le indicazioni del notaio: risulta, di conseguenza, impossibile donare vaste proprietà lasciando a bocca asciutta i famigliari, almeno in Italia.

Verificate le condizioni (di cui parleremo nel prossimo paragrafo), la banca sarà ben lieta di finanziare il mutuo sulla casa in donazione.

Quando è possibile

Il mutuo sulla donazione è possibile se:

• Chi decide di donare l’appartamento è ancora vivo. In questo caso, la banca chiederà a chi vuole usare in questo modo il mutuo di mettere l’ente a cui vuole donare la casa come cointestatario. Con questo sistema, i parenti non potranno avere nulla a pretendere, se non per la metà del valore dell’immobile.
• Chi ha donato l’appartamento è morto da più di 10 anni e il testamento non è stato impugnato.
• Chi ha donato l’appartamento è morto da più di 20 anni, di conseguenza sono scaduti i termini legali per i parenti prossimi per presentare un reclamo in sede legale.

Se una sola di queste condizioni è presente, la banca non farà problemi a concedere il mutuo.